Asmara (Agenzia Fides) – "Come guide spirituali e pastori del popolo di Dio e concittadini, esprimiamo la nostra profonda tristezza per la guerra tra fratelli scoppiata di recente nel nostro Paese vicino, l'Etiopia” affermano i Vescovi dell’Eritrea in una dichiarazione sul conflitto tra il governo di Addis Abeba e le autorità regionali della regione etiopica del Tigrai, confinante con l’Eritrea.
“La guerra è contro la vita e contro lo sviluppo. Al contrario, uccide, mutila, distrugge, rimuove e semina rancori e odio duraturi tra le persone. La conseguenza della guerra è in realtà una verità evidente per il mondo intero, e specialmente per i popoli del Corno d'Africa” sottolinea il messaggio pervenuto all’Agenzia Fides.
“Una volta che una guerra è iniziata, nessuno sa quando e dove finisce. E in guerra tutte le parti sono perdenti e non c'è un vincitore. Ecco perché il defunto Papa, San Giovanni Paolo II, ha affermato che la guerra non ha alcun valore significativo, ed è sempre ingiusta”. In altre parole, la guerra distrugge i quattro pilastri della pace: Verità, Giustizia, Amore e Libertà” affermano i Vescovi.
I Vescovi ricordano che “la pace e la verità sono intimamente connesse in un legame ininterrotto attraverso la diffusione di informazioni vere e corrette; l’uguaglianza di tutti di fronte alla legge; un processo democratico trasparente, che garantisce la partecipazione dei cittadini; la disponibilità a risolvere i conflitti con mezzi pacifici, veritieri e costruttivi”.
I Vescovi lanciano un appello alla pace e al dialogo: “Pertanto, in nome di Dio e per il bene dei popoli coinvolti, chiediamo l'immediata cessazione delle ostilità e della diffusione di parole infiammatorie e di propaganda che alimentano l’animosità. Esortiamo tutte le parti a sedersi al tavolo della trattativa e a risolvere il conflitto attraverso il dialogo”.
“Chiediamo al clero, ai religiosi e ai fedeli di impegnarsi nella preghiera. Possa l'Onnipotente Re della Pace e il Santo Redentore portare vera riconciliazione e pace nella nostra regione” concludono i Vescovi cattolici dell’Eritrea.
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