La crisi
morde ma la solidarietà non si ferma.
Poco più
di due mesi fa l’appello: servono urgentemente medicinali, materiale sanitario,
latte in polvere per le missioni e le cliniche delle suore Figlie della Carità
in Eritrea, ed oggi la spedizione del container.
Non si
può che rimanere benevolmente “stupiti” davanti alla risposta di tanti,
associazioni, ditte e singoli che in poco meno di due mesi, hanno permesso di
riempire il container con circa 8 tonnellate di aiuti umanitari, ed inviarlo in
Eritrea. Latte in polvere che consentirà di assicurare la sopravvivenza per
quasi un anno a centinaia di bambini, medicinali e il materiale sanitario consentiranno
invece alle suore di assistere centinaia di persone che nei villaggi sarebbero sprovviste
di ogni tipo cura.
L’Eritrea
è un paese segnato dalla povertà e da una difficile situazione sociopolitica,
la Fao la ha ricordato più volte negli ultimi anni, e così all’appello di Chebì
Onlus, hanno risposto in molti: l’associazione Gruppo Missionario Shakeku di
Prato, l’associazione Ampelos Onlus di Alba, l’associazione Madonna della
Fiducia di Prato, l’ospedale Meyer di Firenze che ha donato i letti, la ditta
Servizi Italia Spa di Calenzano che ha donato materassi, lenzuoli e coperte, il
Centro Missionario Medicinali di Firenze ed il Centro Missionario Medicinali di
Prato, la cooperativa p.za Ciardi di Calenzano che ha fatto da magazzino e
caricato il container, oltre a tanti privati che con donazioni hanno permesso l’acquisto
di quanto spedito. In totale la somma impegnata per l’acquisto e la spedizione
dei medicinali e materiale sanitario è arrivata così a 31.000 euro.
La collaborazione
nella solidarietà da sempre buoni frutti.